Ragusa, l’Ausl taglia i fondi per l’assistenza ai disabili
“Non si può firmare una convenzione che va palesemente contro la legge e che rappresenta solo una prevaricazione da parte del direttore generale dell’Ausl 7 Fulvio Manno il quale, non conoscendo la normativa, pensa di poter imporre la propria volontà”. Lo afferma il presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, ing. Francesco Lo Trovato, che in questi giorni si è visto costretto a dover mandare lettere di preavviso di licenziamento ai 70 dipendenti dei quattro centri di riabilitazione per disabili presenti nel territorio ragusano: Ragusa, Comiso, Modica e Pozzallo.
Il preavviso di licenziamento e di chiusura dei quattro Centri di riabilitazione è stato inviato anche con una nota formale al presidente della Regione Raffaele Lombardo, all’assessore regionale alla Sanità, al presidente della commissione Sanità all’Ars e ai capigruppo parlamentari, al presidente della Provincia di Ragusa, a Prefetto, Questore, sindaci dei quattro comuni interessati oltre che all’Ispettorato regionale sanitario. Si tratta di un atto impensabile per il C.S.R., che ha sempre voluto puntare sugli sviluppi occupazionali forniti dalle attività di riabilitazione. Un atto ancora più impensabile se si considera che sono messi seriamente a rischio i livelli assistenziali per 510 utenti disabili di tutta la provincia ragusana.
La vicenda. Lo scontro con l’AUSL 7 di Ragusa è nato nel momento del rinnovo della convenzione che regola i rapporti tra l’Azienda sanitaria e i quattro centri di riabilitazione del Consorzio, scaduta alcuni mesi fa. Al momento del rinnovo, il direttore generale Fulvio Manno ha modificato la bozza di convenzione, decurtando del 10 per cento il tetto di spesa previsto per le attività di riabilitazione. Un “taglio” che si aggiunge a quello del 5 per cento già imposto dalla Regione. La riduzione della spesa per le attività di riabilitazione “è in contrasto – si legge nella nota inviata dal presidente Lo Trovato – con le leggi ed il dettato dell’ultimo decreto assessoriale 02809 del 12 dicembre 2007”. La nuova convenzione che Manno vorrebbe far firmareal C.S.R. imporrebbe una decurtazione di oltre 300 mila euro per la riabilitazione. In più, l’AUSL ha imposto termini perentori per la sigla della convenzione, entro il mese di luglio: “Decorso tale termine – è la minaccia dell’AUSL al C.S.R. – l’Azienda riterrà cessato ogni rapporto con codesto Consorzio”. Parole che lasciano pochissimo spazio per discutere serenamente.
“Noi come C.S.R. operiamo in tutta la Sicilia – dice con rammarico il presidente Lo Trovato – e abbiamo sempre lavorato con grande serenità con tutte le AUSL, senza mai abbassare i livelli assistenziali per le persone con handicap né quelli occupazionali. Non possiamo accettare quello che Manno vuole imporre. Prima di minacciare di chiudere ogni rapporto con i nostri centri di riabilitazione, si informi bene su quello che prevede la legge”.